Editoriale audio a un anno dal 7 ottobre, il giorno che non è iniziato nulla, ma dove è accaduto un fatto che si iscrive in una lunga storia che parte dal 1948 e arriva fino ai nostri giorni.
I crimini contro l’umanità e di guerra di Hamas vanno letti dentro un contesto, che è quello di una feroce occupazione. Dei tre obiettivi che si era posto il premier israeliano Netanyahu dopo la strage, neanche uno è stato raggiunto. Nonostante l’intelligence di Tel Aviv possa rivendicare come successi gli omicidi di personalità di spicco di Hamas e Hezbollah, un anno di follia ha prodotto solo decine di migliaia di morti e milioni di sfollati.
E distruzione totale. La solitudine di Israele non è stata mai così forte.