Chi sono le pescatrici che da decenni solcano i mari spagnoli e italiani? Quanti stereotipi sociali abbattono e verso verso quali futuri navigano insieme a noi? Con Il sale di Penelope, il reportage in forma di podcast selezionato a Festivaletteratura 2021 dalle giurie dei pitching di Meglio di un romanzo per essere sviluppato a puntate sul sito del Festival e su Q Code Magazine, le autrici Ilaria Potenza e Paula Blanco ci guidano attraverso il Mediterraneo alla scoperta delle loro voci, partendo da quella della redeira galiziana María Ángeles.
LA STORIA DI MARÍA ÁNGELES
di Ilaria Potenza e Paula Bianco
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Sua nonna le ripeteva sempre: “Il mare è l’ultima cosa”. All’epoca non capiva cosa volesse dire, eppure conosceva bene le onde che bagnano il suo villaggio Malpica de Bergantiños. Siamo in Galizia e questa è la storia di María Ángeles, una redeira che cuce e ripara reti da pesca da 27 anni in un piccolo e colorato villaggio di pescatori sulla Costa da Morte. Siamo in Galizia, in Spagna, dove storie di streghe, sirene e mostri di ogni tipo riempiono la tradizione di questa regione nord-occidentale.
In Galizia si concentra il 48 per cento della flotta navale spagnola ed è la zona che deve il 11 per cento del suo PIL proprio alla pesca. Non si può capire la storia di questa regione se non si considerano il mare e il passaggio generazionale nel mestiere di redeira parti delle sue radici. Vicino a Malpica de Bergantiños, sulla Costa da Morte, si trova Finisterre, la fine del mondo: da qui si tramandano leggende sui naufragi causati dalle sue acque turbolente. María Ángeles lo sa bene.
E anche sua nonna, la persona che le ha sempre ricordato di non fidarsi del mare: anche solo sentirne l’odore le faceva tornare addosso tutti i giorni di dolore che aveva vissuto quando aveva perso tra le onde suo marito e suo figlio. Il destino delle redeiras, che riparano reti da pesca già dal Medioevo, è strettamente legato al naufragio della Prestige, la nave petroliera che nel 2002 causò la più grande catastrofe ambientale nella storia della Spagna. Le settantasettemila tonnellate di combustibile trasportate dalla nave si riversarono in mare, inquinando chilometri di costa. Ma dopo quel disastro le redeiras hanno iniziato a lottare per i propri diritti.