I nodi delle proteste studentesche in Bangladesh

Dopo settimane di manifestazioni studentesche, giornate di scontri e di dura repressione da parte delle forze di sicurezza, la situazione in Bangladesh rimane tesa. Secondo i giornali locali sarebbero almeno 163 le vittime accertate, per lo più studenti, e più di 500 gli arresti, secondo uno dei portavoce della polizia di Dakka. La repressione del governo della prima ministra Sheikh Hasina, al potere ininterrottamente dal 2009, è una delle ragioni per cui non basterà la recente decisione della Corte Suprema a calmare le acque.

Le manifestazioni di queste settimane, soprattutto il modo in cui sono state affrontate e represse, incarnano infatti tutti i nodi politici e sistemici del Bangladesh. Nodi che analizza, a partire dalle proteste, Giuliano Battiston, giornalista, direttore dell’associazione di giornalisti indipendenti Lettera22, nel nuovo episodio di Qontesto:

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