Giornata Internazionale a difesa dell’aborto libero, sicuro e gratuito: Non Una di Meno ha sfilato in oltre 50 città italiane, fra cui Milano, Roma, Bologna, Cagliari, Brescia, Palermo, Catania, Firenze, Verona, Genova, Reggio Calabria, Modena, Napoli, Catania, Torino. Lo slogan: “Siamo furiosə. Risale la marea fucsia!”.
Tutt+ in piazza con le “sorelle iraniane nel cuore” perché “la loro lotta è la nostra nostra lotta” ricordando così la morte della 22enne Mahsa Amini, avvenuta dopo il suo arresto a Teheran per avere indossato male il velo. Presidi a cui hanno partecipato studentesse, operatrici dei consultori e dei centri antiviolenza per ricordare che dall’inizio dell’anno sono 73 le vittime della violenza di genere.
Da tempo “Non una di meno” denuncia che in Italia l’obiezione di coscienza del personale medico è arrivata a “quasi al 70%”, c’è una costante riduzione dei consultori “molto meno di uno ogni 20.000 abitanti” e mancati investimenti sull’educazione sessuale e sulla contraccezione gratuita. E ha sfilato di nuovo a pochi giorni dalle elezioni di domenica scorsa, per una lotta intersezionale che unisce battaglie e rivendicazioni: “Siamo furiosə perché in questo scenario politico, tra guerre, crisi economica, climatica e campagna elettorale, i nostri corpi continuano ad essere un campo di battaglia! Iniziamo l’autunno femminista e transfemminista!”.
Giulia, che milita in Non una di Meno e nella Collettiva DeGenerAzione, ci racconta il corteo di Milano.