Un pensiero debole, più che unico di Christian Elia e Angelo Miotto
In tutto questo rumore.
“Sentiamo che non c’è più tempo, che è necessario allargare la platea del confronto, oltre quello che il mainstream lascia filtrare. Le voci ci sono, proveremo a raccoglierle e a raccontarle.
Terremo aperte le porte di Q Code, come sempre, perché questo magazine esiste per questo. Uno spazio per dare spazio e crediamo fortemente che esistono una serie di voci che restano a margine della polarizzazione che il sintetizzatore televisivo propone. Iniziamo noi, speriamo che rispondano in tanti, che potranno dire quel che vogliono – e ci mancherebbe altro – ma non negare la realtà, quello no, perché a volte ci sembra che il giornalismo abbia abdicato al suo ruolo chiave: verificare i fatti.”
Na na Na na na na Mi è sembrato di sentire un rumore Rumore
Eretici, infedeli e non allineati di Matteo Pioppi
La verità è che io non lo so.
Leggo e continuo nella mia confusione.
Ringrazio Pioppi e mi ascolto i Black Sabbath, anno 1970.
In the fields, the bodies burning As the war machine keeps turning Death and hatred to mankind Poisoning their brainwashed minds Oh lord, yeah!
Stanley Greene, vita a fumetti di un grande fotoreporter di Luca Rasponi
Il fine settimana passato, mi sono presa del tempo per studiare una serie di autori e autrici di graphic novels o fumetti o come li vogliamo chiamare.
Luca Rasponi come la mia maestra di fumetto e come altri appassionati, riesce sempre a prendermi per mano nel modo giusto per andare a conquistare la prossima storia da divorare.
Per questo non può mai mancare nel mio mese in musica.
I need a camera to my eye To my eye, reminding Which lies have I been hiding Which echoes belong
Formazione e generi di Margherita Barocci
Ma sei bella davvero
“Essere persone rappresentate è un privilegio e lo è, ancor di più, costruirsi una vita coerente con ciò che si è.” Questo è solo un passaggio del pezzo interessantissimo di Barocci.
Magari ascoltiamo Motta, in questo pezzo del 2018.
Ti sei tolta le scarpe E ti sei messa a ballare Sai sognare per gioco e sei bella davvero Quelle scarpe giganti Un nodo alla gola Ti guardano tutti Ma sei bella davvero
Muoio se te ne vai di Maja Husejić
“È una decisione mia personale, non starò a spiegare, voi sapete bene di cosa si tratta. Se non altro, ed è l’unica cosa che posso fare per la mia città, voglio ricordarvi che sono nato a Sarajevo”.
Da queste frase nasce la mia scelta.
Forse un po’ arbitraria, forse un po’ nostalgica.
Eccola qui.
Is there a time for keeping your distance A time to turn your eyes away Is there a time for keeping your head down For getting on with your day
Il diritto palestinese alla rabbia di Clara Capelli
Una narrazione di Clara Capelli nella quale si sente tutto: il cuore, l’esperienza, l’inventario minuzioso dei dettagli della vita di un popolo che ha diritto alla sua rabbia.
E così mi è tornato in mente uno spettacolo teatrale di molti, molti anni fa.
Tra le canzoni che usavo con la mia compagnia di quel tempo, c’erano quelle di Parto delle nuvole pesanti. Una canzone da ascoltare con gli occhi chiusi.
pè troppu tempu amu lassatu fari ra...raggia
Carcere e perdono responsabile cap. 1 di Giorgia Lucchi
Cos’è il carcere se non un non-luogo dai diritti sospesi e un non-tempo il cui solo fine consiste nel ripagare la collettività del danno arrecatogli?
(Non dovrebbe essere, ma…)
Nel buio di una galera dalle barre chiuse Non immaginiamo la catena ma le piume Passano le guardie tra file di facce mute Ci mordiamo lingue come capesante crude Scordati qui, sullo scaffale di un porta CD, che delusione La casa di reclusione, pressati fino alla nausea, alla repulsione Chiamami "Opera" che mi danno la prigione, niente premio Nobel
Celeste nella Guerra di Francesca Caprini
“La canoa traballa di nuovo quando scende Jani che è grande, parla forte e mi tende una mano troppo piccola per sembrare sua. Mi afferra per tirarmi verso la terra ferma, che ferma non è perché scivola di fango e pioggia. Il mio stivale di gomma affonda e lascia un’impronta fissa. Fatico ed alzare il passo per andare avanti. Questa terra rossa sembra volermi risucchiare. Invece non le interessa di me: alzo lo sguardo, è infinita…..”
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Las mujeres se están revelando Los hombres no saben que hacer Todas las fechas en movimiento Las reglas se vuelven a hacer